Domenica 14/02/2010 non ci sarebbe nulla di strano se l'equipaggio di USA 17 , considerando che la barca americana funziona in autonomia attraverso un computer di bordo, potrebbe essere il seguente :
Aldo, Giovanni e Giacomo ( nella foto qui accanto in viaggio per Valencia ).

A parte gli scherzi vediamo cosa dichiarano i diretti interessati a proposito della tecnologia americana che poco o nulla ha di sportivo con la vela ( il merito va solo agli ingegneri che le hanno inventate ) :
In una sua recente conferenza stampa James Spithill dichiara in merito a cosa servono e cosa vede con gli occhiali che indossa in regata. "E' una tecnologia di derivazione militare, e come i militari USA in Iraq o Afghanistan vedono i dati che gli servono, io ricevo sulle lenti i dati degli strumenti in tempo reale, i carichi dell'ala e degli scafi, eliminiamo tutta una serie di cablaggi che inevitabilmente servirebbero per portare i dati ai dispaly. Quindi vedo in real time ciò che gli strumenti dicono. Lo zaino sulle spalle è semplicemente una batteria e un'interfaccia per rendere possibile il tutto".
Spithill, Plazzi e Kostecki hanno ammesso che la gestione dell'ala "è quasi completamente rispondente ai numeri forniti dalle tabelle di previsione nel computer del navigatore ".
Simone de Mari, nei giorni scorsi ci aveva ammesso che "in fondo si tratta sempre di tirare su e giù delle vele...".
Max Sirena dichiara comunque di "sentirsi ancora velista".

Vediamo adesso che cosa è il Racer's Edge, il laser orizzontale in grado di misurare direzione e intensità del vento a 400, 700 e 1000 metri di distanza. Si tratta di un apparato che sfrutta la presenza di particelle nell'aria e il loro movimento in base al vento. Si tratta di un binocolo del peso di 8 Kg circa ed un display di interfaccia wireless, con una doppia lente che emette un raggio Laser che viene sparato nella direzione prescelta, colpisce le particelle e ritorna indietro fornendo i dati del loro spostamento. Ciò garantisce la quasi matematica certezza di un bordo senza possibilità di errore nell'indovinare un salto di vento.
Una gigantesca Ala Rigida di 68 metri di altezza con 9 flap regolabili singolarmente attraverso un elaborato sistema automatico motorizzato, comandato da un apposito computer che riceveva contemporaneamente i dati meteo attraverso un laser a bordo e delle apposite centraline.
Polimeri sugli scafi per una migliore scorrevolezza dell'imbarcazione (Skin Friction), Water Ballast che conferisce all'imbarcazione il miglior assetto possibile in ogni momento.

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