Agli sponsor, la vela interessa sempre meno o non interessa più ?
La risposta è semplice : per la maggior parte di loro è uscita dalle loro strategie per la profonda crisi planetaria e per lo scarso appeal con alti costi che lo sport velico ha attualmente.
In un periodo di crisi energetica e con i continui rialzi del costo del petrolio, in una situazione di incertezza generalizzata, l’immagine di una barca che regata in giro per il mondo spinta soltanto dal vento, mi sembra poco efficace per giustificarne i costi.
Volete un esempio : la settimana scorsa, alla presentazione del calendario dello Yacht Club Italiano, il presidente Carlo Croce e lo stesso Giovanni Soldini hanno comunicato che alla prossima Volvo Ocean Race 2011/12, " Italia 70 " non ci sarà.
Ad una ventina di giorni dalla chiusura ufficiale per iscriversi all'America's Cup le squadre intenzionate a partecipare trovano notevoli difficoltà finanziarie per la sola partecipazione ( 50 milioni di euro ). 
Dei 24 possibili team per la 34ªAmerica's Cup, che si sono incontrati a Parigi nel mese di ottobre 2010 con la nuova indipendente organizzazione dell'evento, America's Cup Race Management , ne sono rimasti ben pochi che ad oggi realmente manifestano l'intenzione a partecipare.
Lo stesso Challenger of Record per la 34.a edizione, Mascalzone Latino non ha ancora trovato i finanziamenti adeguati per la sola partecipazione.
Volendo la soluzione c'è : per tutti investa il sesto uomo più ricco del mondo nel 2009, con il suo patrimonio personale valutato 27 miliardi di dollari !!!

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