A meno di 24 ore dalla partenza della prima regata di Coppa America la tensione nei due team cresce avista d'occhio. La giornata è trascorsa tra riunioni nei vari team, conferenze stampa, feste, ultimi ritocchi nell'equipaggiamento, barche sorvegliate a vista d'occhio 24 ore su 24.
Andando in giro per il porto di Valencia serpeggia però una certa delusione vedendo le tante basi della precedente edizione tutte chiuse o quasi, con poca gente che circola all'interno del porto ( i valenziani si confermano sempre poco interessati all'America's Cup ), ma la passione che rende mitica l'America's Cup è molto viva.
Alinghi occupa sempre la sua base, mentre Oracle utilizza una base momentanea nel porto commerciale a causa della sua vela-ala rigida che è troppo grande ( 67 metri, più grande di un'ala di un Airbus Boeing A380 ).
750 Kg di fuochi d'artificio si sono fatti sentire nell'arco della giornata per la cerimonia innagurale della 33° America's Cup, con il sorteggio che favorisce al pre-start BMW Oracle che avrà diritto di entrare con mura a dritta ( Americani con bandiera gialla e svizzeri con bandiera blu ).
Si regatera sub-iudice in attesa della sentenza del 25 Febbraio della corte di New York.
Complessivamente gli Italiani impegnati sono dieci, equamente divisi tra i due team.
Con Alinghi figurano: Lorenzo Mazza (trimmer) e Francesco Rapetti (addetto all’albero), Silvio Arrivabene e Daniele Costantini fanno parte del gruppo dei progettisti, nello shore team c’è Stefano Beltrando; Max Procopio è nel media team e Carlo Borlenghi è il fotografo ufficiale.
Nel team di Bmw Oracle Racing, invece, militano: Alberto Barovier (prodiere), Simone de Mari (pitman), Gilberto Nobili (grinder), Matteo Plazzi (navigatore) e Max Sirena (prodiere); Francesco Binetti Pozzi e Nino Caponetto nel team progettuale; nello shore team Edo Donati; Tatiana del Giovane è nel media team.

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