Ad annuciarlo è stato il comandante Salvatore Sarno in persona.



"Come dichiarato dagli stessi organizzatori, ci vogliono tra i 40 ed i 70 milioni per i 3 anni: pazzesco".

Gli Americani fanno le regole e sembrerebbe che Mascalzone Latino li subisca come Challenge of Records della 34° edizione dell'America's Cup.

Qui riportiamo quanto detto dal comandante Salvatore Sarno in una recente intervista a QS Sport :
" Shosholoza è rimasta viva nella mente degli appassionati di vela perché chiunque avrebbe potuto immedesimarsi nel ruolo di uno dei miei ragazzi. Mi si chiede se parteciperemo alla prossima Coppa America e io rispondo che sarà molto difficile. Molti vogliono sapere cosa fanno i ragazzi, e non rimangono sorpresi nell`apprendere che quasi tutti sono ritornati ai lavori originali. Shosholoza era un suo sogno, ora è realtà.
Sono sempre stato un sognatore, proprio come la canzone di Peppino di Capri. Da bambino, a casa mia a Nocera, salivo sulla montagna per vedere uno spicchio di mare, e sognavo di conquistarlo, un giorno, prima o poi. Non ho mai smesso , ci ho sempre creduto ed in qualsiasi cosa che ho fatto ho messo tutto il mio impegno e sopratutto la passione senza risparmio
Il segreto è semplice e complesso: si deve credere veramente nel sogno, anche se grande; non ridimensionarlo o accontentarsi. Naturalmente c`è bisogno di un`analisi profonda del progetto ma l`ingrediente più importante è la passione, e quella cosa strana che si sente in mezzo al petto quando ci si pensa, quella cosa che gli inglesi chiamano “feeling”. Avendo quella cosa, riesci a trasmettere passione anche agli altri, quelli che ti devono seguire, e soprattutto quelli che ti devono finanziare. E ti assicuro che la gente sa vedere se la passione c`è veramente.
La vecchia cara America's Cup attuale (L’espressione del volto di Sarno si fa cupa) non è una bella cosa… Larry Ellison ha lasciato fare tutto a Coutts, e penso che il risultato sia assolutamente catastrofico. A parte la spettacolarità dei mezzi, si è voluto andare troppo avanti con l`evoluzione. Le barche da 90 piedi proposte da Alinghi avrebbero dato lo stesso spettacolo, e sarebbero costate di meno.
Onorato ha accettato troppe idee di Russel Coutts. Offende l`intelligenza di tutti gli sportivi italiani quando dichiara, d’accordo con Coutts, che si sono ridotti i costi, e poi dice che ci vuole un budget di 80 milioni Aumentando l`entry fee ad un milione ed il performance bond a due, si e`voluto restringere la cerchia dei possibili partecipanti. Team Origin ed i tedeschi hanno fatto sapere che una sfida costa molto di più dei 25 milioni che molti avevano budgettato (incluso noi di Shosholoza). Anche se c`e`da apprezzare la sportività , mi sembra ridicolo per un team andare in Nuova Zelanda a fare più o meno un corso di vela, per poi pensare di battere i maestri.
Tutti dovrebbero sapere che nella passata edizione i francesi, i tedeschi, i cinesi e gli svedesi avevano un budget vero di 25 milioni, +39 stava sui 20, i neozelandesi su 35 e noi sui 17. Ora ci vogliono 3 milioni per incominciare e poi andare a fare pratica di catamarano ad ala fissa in Nuova Zelanda. Insomma, come dichiarato dagli stessi organizzatori, ci vogliono tra i 40 ed i 70 milioni per i 3 anni:pazzesco di questi tempi!
La 32ma Coppa America resterà nella storia come la più bella competizione velica mai disputata. Non dimenticherò mai Trapani. Non si ripeterà mai più una simile affluenza di pubblico ed un simile entusiasmo. Gli Act davano quel qualcosa in più alla competizione finale. Sicuramente la prossima Coppa sarà spettacolare e le barche (non so dire quante, 4 o forse 5?) daranno spettacolo ma non ci sarà match race. Una specie di formula uno, forse questo si, ma il pubblico è pronto al drastico cambiamento? Probabilmente ci vorrà un po`di tempo, ed in ogni caso mi auguro che alla fine la vela ad ala fissa o no, continui ad entusiasmare"
Una nuova sfida africana sarà possibile, ma non per quest`edizione. Il mondo è ancora in crisi e per come la vedo io, i telefonini possono sponsorizzare solo una o due barche alla volta…"

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