Quarto successo di New Zealand sull'imbarcazione italiana.
Tutto si decide oggi alla terza virata mure a dritta, quando ITA 94 decide di non incrociare avanti e effettua invece una "lee bow" ben distante dalla barca kiwi, tornando sulla destra alla caccia di una raffica. La decisione, imputabile a Torben Grael, pero’, costerà cara all’equipaggio italiano che, invece, di marcare stretto l’avversario e tenere il vantaggio , ha provato a cercare un vento che potesse farla allungare decisamente, spalancando, pero’ la porta a NZL 92. Una mossa falsa che ha permesso da quel momento ai "kiwi" di iniziare la rimonta e poi di passa in vantaggio.
"Noi speriamo che quella di domani non sia l’ultima nostra regata" dice Jonathan Mckee, tattico su Luna Rossa. "Usciremo in mare per regatare al meglio delle nostre possibilità come abbiamo fatto fino a oggi. Non cambieremo radicalmente la nostra strategia e non modificheremo il nostro approccio alla regata" sottolinea lo statunitense. "Non abbiamo ancora vinto un match della finale ma questo non significa che abbiamo regatato male. Una modifica tecnica in vista di domani e’ possibile, ma ovviamente non vi dico quale".
Ray Davies , stratega 'Kiwi' : "Nel circuito di match race le rimonte si verificano con una certa frequenza. Oggi abbiamo sbagliato la prima parte della regata, poi siamo stati fortunati. Questo dimostra che le cose possono cambiare drasticamente in una regata. E' difficile fare le chiamate giuste con le condizioni di questo campo di regata e i due team hanno commesso diversi errori".
Dice skipper Luna Rossa Francesco De Angelis : "La mia immaginazione non poteva arrivare allo 0-4: sapevamo che era una regata difficile, fra due team forti. Chi osserva dall'esterno vede grandi distacchi, ma all'inizio delle regate non ci sono grandi distacchi, tutto si gioca al primo incrocio. Oggi eravamo in testa, ma non e' bastato. Il feeling nella squadra non si e' perso. Ai neozelandesi finora e' andato tutto bene, ma finché c'e' regata, noi pensiamo solo a vincere".