La Giuria, come riporta il sito dell’America’s Cup, ha aggiunto che sta al Comitato Stazzatore decidere se fare altri passi per accertarsi che le barche rispettino l’America’s Cup Class Rule. Emirates Team New Zealand ha presentato la protesta dopo aver visto le immagini televisive che mostravano un normale controllo post regata. Gli stazzatori avevano chiesto ad entrambi gli equipaggi di ammainare le rispettive rande senza l’assistenza di un uomo a riva (in testa d’albero) per dimostrare che lavoravano nel rispetto della regola 31.6 dell’ACC Rule.
Emirates Team New Zealand ammaina la randa senza alcuna assistenza, soddisfacendo gli stazzatori.
Il team Alinghi chiede al comitato di poter inviare un uomo in testa d’albero per fissare una drizza alla randa di SUI 100 (che non poteva essere messa in tensione) per ragioni di sicurezza e per evitare che la vela, cadendo in maniera incontrollata, potesse danneggiarsi. Gli stazzatori danno il permesso.
Pete Van Niewenhuyzen, prodiere di Alinghi viene issato in testa d’albero, fissa la drizza e poi allarga le braccia, per dimostrare che non sta interferendo in alcun modo con la manovra. Il gancio si apre e la randa scende in coperta. Anche in questo caso, gli stazzatori sono soddisfatti del risultato.
Nel footage televisivo pero’ si vede il piede di Van Niewenhuyzen entrare in contatto con la randa quando l’uomo gira attorno all’albero mentre la barca rolla per le onde. Per Emirates Team New Zealand, e’ sufficiente per pensare che egli abbia interferito nel processo. Il team ha quindi presentato protesta nel tardo pomeriggio ma nei tempi previsti dal regolamento. Dopo cinque ore di udienza, i cinque membri della Giuria hanno rigettato la protesta di Emirates Team New Zealand. Domani, quindi, le due barche disputeranno la quinta regata in perfetta parità: 2-2, e finale ancora in pieno equilibrio.
(Fonte : ITALPRESS)