DOPO ITA 85 ( +39 ) SARA' EOLIA A RAPPRESENTARE L'ITALIA NELLA 33a AMERICA'S CUP
La sfida italiana alla 33/ma Americàs Cup è pronta a partire. Anzi, a dire il vero, è già partita da un pezzo. Al punto che, presso l'Ac Management, la società che organizza il prestigioso evento velico per conto di Alinghi, è già stata depositata una pre-iscrizione per partecipare alle regate che mettono in palio la coppa, attualmente nelle mani di Ernesto Bertarelli
Il cuore della sfida italiana, la prima in assoluto dopo i 'ritiri' di Luna Rossa, +39 Challenge e l'immobilismo palesato da Mascalzone Latino, sarà la Sicilia. Nel senso che lo scafo di Coppa America batterà la bandiera del Circolo canottieri Roggero di Lauria di Palermo e chiamarsi in modo inequivocabile: "Eolia", insomma una barca figlia del vento, oltre che del mare. Il presidente del Lauria, Gabriele Guccione, pur senza sbilanciarsi non smentisce l'indiscrezione, ammettendo di avere avuto carta bianca per trattare: "E' una possibilità che ovviamente ci riempie d'orgoglio e ci entusiasma. Ma quando c'é di mezzo il denaro bisogna andare con i piedi di piombo, vorremmo adeguate garanzie per il nostro circolo". .
A livello economico, la sfida si concretizzerà grazie a una società milanese di capitali, ma anche all'intermediazione di un grosso polo bancario e all'appoggio di un gruppo di industriali.
L'investimento complessivo per l'operazione-Coppa America si aggirerà inizialmente sui 50 milioni di euro, mentre per completare l'iscrizione ne basterà solo uno.
Sulla barca si parlerà la lingua italiana in ogni settore; non sono da escludere clamorosi inserimenti, nel nucleo del team di +39, di qualche uomo di mare esperto, profondo conoscitore delle trappole della coppa.
Un nome su tutti? Quello di Francesco De Angelis nel ruolo di skipper di terra.
Come a voler simboleggiare una continuità fra +39 Challenge con Luna Rossa e il Challenge Italia di "Eolia". L'obiettivo è quello di formare una vera e propria nazionale azzurra di vela, nel pieno rispetto delle strategie ideate dal patron italo-svizzero Bertarelli, che sogna la partecipazione di un team in rappresentanza di ciascuna nazione. La barca dovrebbe essere costruita nei cantieri navali di Palermo ( che già partecipò alla realizzazione di ITA 85 di +39 )grazie all'apporto della Siciltrust.
Non è escluso che i 10 milioni di sponsorizzazione di cui parlò due mesi fa il presidente della Regione Sicilia, Salvatore Cuffaro, confluiscano in questa operazione così suggestiva e affascinante, che rivoluziona di certo gli scenari della 33a Americàs Cup.
Pronta perfino la madrina: sarà la cantante Nathalie Imbruglia, originaria di Lipari, l'arcipelago al quale fa riferimento la sfida italiana, con la sua "Eolia".
La Imbruglia realizzerà anche un pezzo per celebrare il progetto nel quale verrà coinvolta. Inizialmente la sfida italiana dovrebbe avvalersi inoltre dell'apporto di una barca super-collaudata come Sui 91, scafo con il quale Alinghi ha disputato i 13 Acts di avvicinamento alla 32/ma Americàs Cup, vincendoli alla grande.