Con la seconda sconfitta consecutiva di oggi, quella che sembrava essere una cavalcata trionfale prima dell'inizio della finale della America's Cup per il team svizzero di Alinghi non lo è più.
Ed è subito polemica con il Comitato di Regata.
"E’ stato un giorno molto strano. Abbiamo aspettato due ore per la partenza e poi il Comitato di Regata ha dato il via un secondo prima del tempo limite senza che le condizioni fossero migliorate rispetto alle due ore precedenti" dice Ernesto Bertarelli, patron di Alinghi. "Siamo partiti meglio perché abbiamo costretto Team New Zealand a virare. Subito dopo la partenza eravamo in testa e poi e’ arrivato un salto di vento di 20 gradi. Non si può fronteggiare un tale salto di vento da nessuna posizione. Stavamo portando la barca davvero bene, eppure a un certo punto, ci siamo trovati indietro di 400 metri. La nostra barca e’ molto veloce e, infatti, nonostante il vento fosse leggero, abbiamo rimontato e siamo passati in testa. Durante l’ultima poppa era impossibile controllare l’avversario che inseguiva, perché quando si stramba troppo spesso si paga troppo. Oggi sembrava di essere a Las Vegas, che e’ il motivo per il quale secondo me la regata non si doveva disputare. Comunque, abbiamo regatato, questo e’ il risultato e lo accettiamo. Oggi abbiamo regatato bene, siamo semplicemente stati sfortunati.
"Ci aspettavamo una battaglia e l’abbiamo avuta. Sappiamo che domani sarà lo stesso" afferma Dean Phipps.
"Abbiamo perso due regate di fila, ma non credo che dobbiamo cambiare nulla. Oggi avevamo condizioni molto difficili ma abbiamo regatato bene" commenta Rodney Ardern.

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