A Valencia le voci si rincorrono sul futuro dei diversi team eliminati in questa edizione e molto dipenderà dalla sede della 33° America's Cup.
E' chiaro che molti di essi tifano per Alinghi, affinché la prossima coppa si disputi in Europa ( 2009 ) per ridurre i costi e ammortizzare gli investimenti fin qui sostenuti.
Un successo neozelandese, invece, cambierebbe gli scenari. La coppa tornerebbe ad Auckland e i costi diventerebbero eccessivamente elevati per tanti team, il che significherebbe abbandono. Da non trascurare dall'altro le entrate Tv e sponsor che si ridurrebbero drasticamente, perché le regate si disputerebbero quando in Europa è piena notte.
In caso di vittoria Team New Zealand imporrà inoltre una restrizione sul numero di stranieri nell'equipaggio. L'obiettivo è evitare che i top team ingaggino i migliori velisti neozelandesi.
Patrizio Bertelli sul futuro del team italiano Luna Rossa. "L'interesse per continuare c'è, ma bisognerà vedere in che modo", è chiaro che il gran capo di Prada spera in una vittoria di Alinghi. Se la coppa resterà in Svizzera e si disputerà ancora a Valencia, la barca italiana sarà ancora protagonista.
Il team italiano non solo si allena con il defender, ma lo aiuta per evitare una vittoria neozelandese nell'America's cup : "Siamo riconoscenti al team di Luna Rossa per l'opportunità che ci ha concesso", ha dichiarato il patron di Alinghi, Ernesto Bertarelli. Le sue parole non sono solo di cortesia: "Questi test sono una grande occasione per noi e per tutti quelli che vogliono la Coppa America in Europa".
Voci sempre più insistente confermerebbero l'addio Torben Grael e lo sponsor Telecom Italia ( Tim ) alla Coppa America.
Torben è il più forte velista vivente nelle classi Olimpiche, ma il match race in AC non fa per lui. La terza campagna consecutiva di Coppa America è stata disastrosa per il tattico di Luna Rossa, confermando che le sue lacune in questo tipo di regate sono enormi. Le sue scelte hanno consentito a Oracle di conquistare l'unico punto insperato nelle semifinali e hanno favorito il successo neozelandese in tre regate su cinque disputate in finale di LVC. Nell'America's cup serve cinismo, cattiveria e un'inverosimile abnegazione tattica, doti assenti nel DNA del brasiliano.

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