Dalla prima edizione del GGYC Cup Newsline (newsletter del club BMW Oracle Racing) :
Senza un impegno da parte di Alinghi per modificare il Protocollo non può esserci l’impegno da parte nostra nel cessare la cause legale, come Alinghi (e ogni attento osservatore) sapeva.
Il punto chiave (da un anno a questa parte) è che : “Abbiamo più volte proposto la remissione dell’azione legale a una semplice condizione, che Alinghi adotti regole eque e competitive”.
Mascalzone Latino si è recato a Ginevra per il meeting dei Challenger ma si è rifiutato di firmare l’accordo di riservatezza che Alinghi ha preteso venisse sottoscritto da tutti i partecipanti. Senza accordo di riservatezza non si entra.
Il meeting tenuto nei giorni scorsi a Ginevra si è risolto con qualche interessante modifica al Protocollo, ma ne sono necessarie altre : “Uno dei punti più importanti resta l’Arbitration Panel. A questo si aggiungono altri aspetti, come il fatto che il defender può cambiare qualsiasi regola in qualsiasi momento e può imporre limitazioni e nuove norme a sfavore dei partecipanti”.
Stiamo lottando contro un tentativo della SNG di contravvenire alle regole dell’America’s Cup, investendo del titolo di Challenger of Record uno yacht club fantasma, con l’obiettivo di far approvare un Protocollo che concede al defender un controllo sull’evento senza precedenti e che sottolinea quanto anti competitive e ingiuste siano le regole scritte da Alinghi per la 33ma America’s Cup.
E' stata inviata al team spagnolo Desafio Espanol una lettera per modificare definitivamente il protocollo in questo modo :
I dieci punti che seguono propongono altrettanti semplici cambiamenti da apportare al Protocollo della 33ma America’s Cup per renderlo conforme alle richieste dei tanti Challenger che chiedono l’introduzione di regole giuste.
Ad eccezione del punto dieci, il piano è basato sui punti che abbiamo negoziato con gli sfidanti lo scorso mese di dicembre e riflette tutte le concessioni e le proposte avanzate sino ad oggi. Se ci sarà accordo su questi dieci punti i challenger potranno tornare a regatare per la Coppa America già nel 2010.
1. Una volta completate le modifiche alle norme applicabili, ogni altro cambiamento relativo alle regole della 33ma America’s Cup dovrà essere deciso di comune accordo tra il defender e il Challenger of Record (nel rispetto del punto 2);
2. Tutte le decisioni del Challenger of Record, incluse quelle relative al regolamento dell’evento e al suo formato, dovranno essere assunte dalla Challenger Commission con una votazione. Ogni team, incluso il Challenger of record, avrà diritto a un voto. A questa norma non vengono sottoposte le decisioni in merito al Protocollo, all’Event Regulations e al Competition Regulations che, una volta redatti e pubblicati, potranno essere ritoccati solo con decisione unanime delle parti interessate;
3. L’Arbitration Panel attualmente in carica dovrà essere sciolto e ne dovrà essere eletto uno nuovo, composto da cinque membri. Challengere e defender ne nomineranno due ciascuno, il quinto sarà eletto dai membri così incaricati;
4. Il Defender potrà regatare nelle Challenger Series (Round Robins, Sail-Off, Secondary Series) ma non potrà prendere parte alle semifinali e alle finali.
5. La clausola per una Fair Competition (2.3 del Protocollo) deve essere allargata agli Ufficiali di Regata, alla Giuria e all’Arbitration Panel;
6. Il defender e il Challenger of Record dovranno nominare un Direttore di Gara che dovrà garantire lo svolgimento delle regate in totale rispetto del Protocollo. Il Direttore di Gara avrà poteri e competenze paragonabili a quelle dell’ultima America’s Cup (nominerà il Comitato di Regata, gli stazzatori, gli umpires e ogni altro ufficiale, oltre a redigere e pubblicare il Bando di Regata e le relative Istruzioni);
7. Una squadra che ha gareggiato nella 32ma America’s Cup dovrebbe essere accettata nella 33ma. Finchè rispetta le regole non potrà essere squalificato. In caso, l’unico a poter squalificare un team sarà l’Arbitration Panel;
8. La 33ma America’s Cup si dovrà svolgere a Valencia e i team protagonisti della trentaduesima edizione, se lo vorranno, potranno tenere le stesse basi. In più, il formato e il programma dell’evento pubblicato da AC Management non potrà essere modificato senza il consenso delle parti interessate;
9. Challenger e defender potranno costruire una sola imbarcazione. Come risultato di questa decisione, e in considerazione del fatto che il defender sarà autorizzato a regatare nella Challenger Series, non potranno svolgersi regate di selezione del defender;
10. Non dovranno esserci limitazioni sugli sponsor dei partecipanti e, da parte di AC Management e del defender, non potranno esserci restrizioni che vanno oltre quelle classiche (come, ad esempio, quelle relative ai tabacchi). In più, AC Management non potrà proporsi agli sponsor dei team, e, qualora dovesse sottoscrivere accordi con sponsor in contrasto con quelli dei challenger, gli sfidanti non saranno obbligati a mostrarne i loghi su barche, basi, attrezzature e abbigliamento o promuovere e associare tali sponsor all’evento.
"Che Alinghi adotti regole eque e competitive" : I dieci punti della controversia
Marrosso3
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