Da un’intervista a Sailing Anarchy rilasciata da Dennis Conner sull'America's Cup :

Cosa pensi dell’attuale situazione in Coppa America? Si sistemerà?
Senza dubbio. La verità è che prima o poi l’aspetto legale di questa vicenda, avrà fine. Non è certo la prima volta che la Coppa America è contasa in tribunale. Lord Dunraven accusò il New York Yacht Club di frode alla fine del XIX secolo, si ritirò, smise e tornò a casa. Alan Bond fu accusato di frode nel 1983 e non ha mai firmato il foglio nel quale dichiarava di non averlo fatto. Ciò che accadde nel 1988 è molto vicino a quello che vediamo oggi, con una sfida da Deed of Gift, una battaglia legale lunghissima e toni elevati attorno al tavolo.Discutere sulle interpretazioni del Deed of Gift è sempre stato parte della Coppa. Dopo tutto sono ricchi, potenti, forti, egocentrici individui che cercano di vincere una competizione. Non c’è differenza dal grande business, e ora siamo tornati alle basi. Due milionari che si fronteggiano come Sir Thomas Lipton e Vanderbilt. Niente di nuovo, e presto o tardi finirà, e qualcuno tornerà a regatare.

Chi è dalla parte del giusto?
Bertarelli mi sembra piuttosto disperato. Sta cercando di controllare l’intero evento, vuol dire a tutti che tipo di barche devono usare, e come farle regatare. Vuole essere da entrambe le parti. E’ un grande cambiamento rispetto al passato. I challenger erano soliti lavorare assieme per battere il defender. Ora lui vuole essere challenger e defender gareggiando durante le fasi della selezione. Non c’è da stupirsi se BMW Oracle Racing ha dei problemi con il Protocollo della 33ma Coppa.

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