Gli alti costi della prossima edizione dell'America's Cup e la crisi economica mondiale mettono dei seri dubbi sul numero dei partecipanti alla 34° edizione del più famoso trofeo dello sport della vela.
Nei giorni scorsi da Russell Coutts, Ceo del defender Oracle Racing, ha dichiarato di aspettarsi almeno otto sfidanti al via per la prossima edizione.
Ricordiamo che ( vedi articolo dei giorni scorsi ) per fare una decorosa partecipazione ci vogliono più di 60 milioni di euro ( solo per partecipare ), mentre se vuoi competere per davvero ce ne vogliono oltre i 100.
I tempi incalzano e a distanza di due mesi dalla chiusura delle iscrizioni ( 31/03/2011 ) i dubbi economici degli attuali iscritti ed eventuali futuri partecipanti rimangono e preoccupano non poco gli organizzatori.
La posizione dello stesso Mascalzone Latino ( Challenger of Record ) viene messa in dubbio fino al punto che l'autorevole newsletter specializzata " Sailing Scuttelbut " afferma: "il team italiano potrebbe addirittura rinunciare a favore di Artemis, la squadra svedese di Paul Cayard", l'unica al momento degli sfidanti ad essere  in grado di poter contare su di un budget che garantisca la partecipazione all'America's Cup.
E gli altri iscritti ? La situazione non cambia : i francesi del Team Aleph e gli australiani di YuuZoo sono infatti per loro stessa ammissione ancora alla ricerca dei fondi necessari.
Delicata è la posizione di Team New Zealand che fatica a trovare gli sponsor necessari ( oltre a quelli governo locale ) per una partecipazione che abbia possibilità di successo e che pertanto non si è ancora iscritto all'evento.

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