La pattuglia italiana è la più numerosa di sempre per il nostro Paese e la più consistente nella flotta.
Con una base di partenza differente, i tre team puntano almeno a un risultato comune: risvegliare il tifo nazionale per le vele azzurre.
Lo stato di forma, stando alle ultime regate di flotta, sembra indicare un Mascalzone Latino in crescita, grazie anche a una barca, Ita 99, lodata anche da Ernesto Bertarelli, patron di Alinghi, in persona. L'equipaggio, rispetto ad Auckland 2002, è più ricco di talenti anche se sempre molto italiano. Anche il meno ricco dei tre, +39 Challenge, vuole giocarsi carte importanti. La barca disegnata da Giovanni Ceccarelli (alla seconda Coppa America) sembra veloce. Peserà, però, il lavoro a ritmi serrati per riparare l'albero rotto da United Internet, che sarà pronto a regate cominciate.
E' inevitabile, però, che il peso delle responsabilità ricada su Luna Rossa, quella delle notti insonni di molti italiani, prima entusiasti e poi delusi esattamente come il primo tifoso, Patrizio Bertelli, che nel 2002 sognava tutt'altra barca e tutt'altro esito per la sua seconda avventura. Ci riprova con un team che ha tutto per vincere e convinto di aver fatto tutto il lavoro che serve per centrare l'obbiettivo. Ita99 nelle regate di flotta dell'Act 13 ha avuto momenti ottimi (una vittoria sfumata di un niente) e altri meno brillanti, ma erano soltanto test, per di più con strategie e tattiche diverse da quelle del match race. Da ora si fa sul serio.

(Fonte : Elio Girompini, Corriere della sera)

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