Alla base di ''+39'' si è lavorato sul vecchio albero che sarà utilizzato nelle ultime due prove dell'Atc 13 della Louis Vuitton Cup. La capacità di reazione degli uomini di "+39" si è vista in questa giornata. Recuperato l'albero spezzato e tutte le vele lo "Shore Team" si è rimesso al lavoro. L'ennesima nottata con le luci accese.
"Non si e’ mai pensato di mollare. La prima cosa che abbiamo visto ieri nei primi 30" era capire se c’erano feriti a bordo, visto questo, abbiamo cercato di recuperare con calma i pezzi dell’albero, invece di buttarlo a mare, per ripararlo" Cosi’ Giovanni Ceccarelli, progettista di ITA 85, la barca di +39 Challenge, su La7, all’indomani della rottura in tre parti dell’albero del consorzio siculo-gardesano, dopo "l’aggancio" in regata con quello di United Internet Team Germany. "Strutturalmente non e’ successo nulla - spiega Ceccarelli -. Solo che questi alberi non sono fatti per resistere ad agganci tra due barche che vengono con rotte opposte, una a 11 e l’altra a 12 nodi. Sono cose che possono, ma non devono capitare" prosegue il progettista di +39. "Io non voglio fare polemica, solo che penso che i tedeschi dovevano pensarci prima, per evitare che capitasse". Insomma, bastava che United Internet tenesse una rotta di non quasi collisione con ITA 85 perché’ ciò’ non accadesse. "Oggi c’e’ stato un meeting per vedere cosa fare a breve ed a lungo termine. A breve termine monteremo l’albero che c’e’ su ITA 59 per finire queste regate, a lungo, invece, proveremo a riparare in due settimane quello nuovo per la Louis Vuitton Cup" rivela Ceccarelli che, poi, aggiunge "Abbiamo ricevuto delle proposte da alcuni concorrenti, Alinghi vorrebbe darci l’albero di SUI 64. Sara’ il management a decidere quale albero monteremo alla LVC - dice -. Gli alberi sono in laminati di fibra di carbonio e quindi si possono riparare, solo che normalmente lo si fa in tre settimane e noi ne abbiamo solo due. Speriamo di poter stupire ancora una volta, anche perché’ con questa combinazione albero-vele eravamo molto veloci e, quindi, speriamo di rimettere +39 in mare più forte di prima".
Eolo da’ una mano a +39 Challenge. Dopo due inutili ore di attesa il Comitato di regata, invece di ammainare l’intelligenza e stato costretto ad alzare bandiera bianca e rimandare tutti in porto. Pioggia battente, onde formate e vento freddo proveniente da Nord non davano le necessarie garanzie per dare il via alla "fleet race". Rimandate a domani ed a sabato, giornata di recupero, le quattro regate mancanti per chiudere il Valencia Louis Vuitton Act 13.